Anno: 2024 | Label: Verve Records | Genere: Jazz Contemporaneo, New Age

Night Reign è un album che sembra fatto per avvolgere i sensi nel buio della notte, un’opera che cattura quel momento sospeso tra il sogno e la realtà. Arooj Aftab qui porta la sua musica in territori ancora più rarefatti, costruendo un ponte tra il jazz contemporaneo, l’ambient e le melodie tradizionali mediorientali.

La voce di Aftab è un sussurro che guida, sempre controllata, sempre carica di una malinconia sottile, perfetta per creare un’atmosfera di raccoglimento e intimità.

Ho ascoltato il disco in cuffia a luci spente, lasciandomi avvolgere da un’atmosfera che sembra fatta apposta per la notte. Fin dall’inizio, si percepisce l’intento meditativo dell’album: un lento scorrere di suoni che invogliano a concentrarsi sul respiro e sulle vibrazioni più intime.

I brani si muovono lentamente, come onde che accarezzano la riva, accompagnati da arrangiamenti minimali dove l’arpa, il contrabbasso e i sintetizzatori si fondono in modo impeccabile. Non ci sono climax, ma un flusso continuo che culla l’ascoltatore in un viaggio interiore. 

L’intero disco sembra costruito per evocare una sensazione di sospensione temporale, con arrangiamenti che privilegiano spazi vuoti e toni sommessi. La voce di Aftab, sempre morbida e carica di pathos, agisce come un filo conduttore, guidando attraverso brani che si muovono tra contemplazione e malinconia.

Chi ama un jazz minimale, infuso di suggestioni modali e radici mediorientali, troverà in Night Reign un punto d’incontro perfetto tra tradizione e innovazione. Con questo disco, Arooj Aftab dimostra di avere una visione artistica sempre più definita, in grado di conquistare l’ascoltatore grazie a una poetica fatta di suoni sospesi, tecnica misurata e un profondo senso di sacralità dell’ascolto.


GiampaoloM

Ascolto Musica, vado a Concerti, Scatto foto. Vivo a Roma.

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