
Linger è un disco che si muove con eleganza tra le trame di shoegaze, dream pop e accenni post-rock, dimostrando la capacità dei Mondaze di assimilare e reinterpretare le influenze dei giganti del genere, come My Bloody Valentine, Slowdive e i più recenti Nothing. Con una produzione curata e una grande attenzione ai dettagli, l’album riesce a mantenere una coerenza estetica senza mai risultare ripetitivo.
Le chitarre, perennemente sature e riverberate, tessono un muro di suono denso e stratificato, che si alterna a momenti di maggiore rarefazione, dove emergono le linee vocali morbide e sognanti. Questa combinazione crea un’atmosfera malinconica e avvolgente, un invito a lasciarsi trasportare in un viaggio emotivo tra nostalgia e introspezione. La sezione ritmica, spesso pulsante e ipnotica, richiama le strutture più eteree del dream pop, mentre alcune soluzioni dinamiche flirtano con l’intensità del post-rock.
Linger è un’opera che brilla per la sua capacità di emozionare senza mai forzare la mano, lasciando che sia il suono stesso a trasmettere autenticità. Un ascolto imprescindibile per gli appassionati di shoegaze e per chi cerca un disco capace di coniugare impatto emotivo e raffinatezza stilistica.
0 commenti